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Al cuore della ricca e varia produzione che Bruno Di Bello ha realizzato in oltre cinquant'anni di attività artistica e intellettuale e che ora, nella presente antologia, possiamo ripercorrere in tutte le sue tappe, sta la riflessione costante su come l'arte debba essere definita in relazione alle condizioni culturali, tecnologiche, psicosociali e politiche della nostra epoca, e su che cosa, in questo contesto, abbia da proporre come mezzo espressivo. Nato nel 1938 a Torre del Greco, Di Bello appartiene a quella generazione di artisti critici e ribelli, dal forte impegno intellettuale, che alla fine degli anni Cinquanta svilupparono, contro l'egemonia della pittura informale, posizioni alternative che si richiamavano alle idee di Marcel Duchamp. Le risposte creative di Bruno Di Bello, che ha fatto parte del gruppo della cosiddetta "mec-art", consistono, sul versante della figurazione, in un sistema di combinazione molto personale, in cui estrapola dalla realtà alcuni elementi per poi integrarli entro uno schema costruttivo ordinato, sottoponendoli al tempo stesso a un processo di decostruzione da cui escono alterati e frammentati. Sul versante della produzione dell'opera, nella personale interpretazione della "pittura", le tecniche meccanico fotografiche vengono a rimpiazzare i normali procedimenti della pittura di cavalletto. Da ultimo, le possibilità della geometria frattale hanno condotto Bruno Di Bello a livelli della sua evoluzione artistica ancora più ricchi di prospettive.